La necessaria separazione Perché il convitto?
Davanti alla crescente richiesta di affidare i propri figli a un programma d'istruzione parentale, abbiamo ritenuto opportuno venire incontro anche alle esigenze di coloro che abitano più lontano.
Se capiamo che è dovere dei genitori garantire ai propri figli un'istruzione che non metta in pericolo la fede, capiamo subito che bisogna sforzarsi di raggiungere quest'obbiettivo anche laddove non si viva nei pressi di una scuola cattolica degna di questo nome.
L'esperienza ci mostra che la soluzione di mandare i propri figli in convitto (o collegio) sia non solo ottima per questi, ma per la famiglia tutta. La paura di «tagliare il cordone ombelicale», infatti, è spesso sintomo di un'affettività mal regolata e talvolta morbosa, ma soprattutto di una mancanza di fiducia nella divina provvidenza. Un attaccamento morboso potrebbe impedire di valutare i benefici indiscutibili della vita in convitto, sia dal punto di vista naturale che spirituale.
Ogni famiglia, naturalmente, vorrebbe rimanere unita e vivere sotto lo stesso tetto. Per questo la separazione è sempre un sacrificio, ma è da qui che nascono i frutti buoni: Dio non si lascia vincere in generosità.
UNA BELLA ESPERIENZA
Crescere e maturare
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, i bambini e i ragazzi sono in genere molto elastici: una volta superato il momento di dolore iniziale, colmano proficuamente l’assenza dei genitori con la presenza dei loro nuovi amici e compagni di studi, con i quali condividono la vita in convitto e a lezione. Le relazioni familiari essenziali vengono comunque garantite a quegli studenti che vivono lontani da casa, tramite vacanze e fine settimana prolungati.
UNA GRANDE OCCASIONE
Una scuola di vita
Un equilibrato piano orario settimanale permette ai convittori di acquisire l'ordine mentale e pratico e di sconfiggere la pigrizia e le perdite di tempo. Oltre allo studio quotidiano, dovere di stato dello studente, ampio spazio è concesso alle ricreazioni e al gioco di gruppo. I servizi quotidiani – a tavola come nell'alloggio – trasmettono il savoir faire basilare che ogni uomo adulto dovrebbe aver acquisito.